Il Gruppo Astrofili
di Saronno "Giovanni e Angelo Bernasconi" si è costituito nel 1965
per volontà di un gruppo di appassionati della scienza del cielo che
avevano sentito la necessità di scambiarsi opinioni ed esperienze
personali. Subito dopo la fondazione era venuto a mancare Giovanni Bernasconi uno dei soci più autorevoli al quale il gruppo fu poi
intitolato. Di lui è doveroso ricordare che scoprì ben tre comete che
portano anche il suo nome: un primato veramente notevole per un
dilettante, soprattutto se si tiene conto dei modesti mezzi di cui
poteva disporre.
Gli
interessi scientifici abbracciano i diversi campi dell' astronomia. Il Gruppo ha un interesse
particolare per le comete, gli astri che hanno affascinato i cultori
della scienza celeste. Si può affermare senza timore di smentite che,
nello studio delle comete, alcuni nostri soci hanno avuto riconoscimenti
che valicano i confini nazionali. Gli articoli su riviste nazionali ed
estere e le monografie pubblicate testimoniano del lavoro di studio e di
ricerca svolto dai soci. Due asteroidi portano il nome di soci del
Gruppo: il pianetino 7196 Baroni, scoperto nel 1994 dagli astronomi
dell’osservatorio di Padova e il 7848 intitolato ai fratelli Bernasconi,
scoperto nel 1996 all’osservatorio di Sormano (CO).
Ogni venerdì sera dalle ore 21 la sede in via
S. Giuseppe 36 a Saronno
presso l'ex-scuola elementare "Regina Margherita" è aperta per incontri
informali. La partecipazione è libera e aperta a tutti. Durante questi
incontri, oltre a scambiarsi esperienze riguardanti le osservazioni
celesti, ci si informa sulle ultime scoperte e sui libri di recente
pubblicazione. Il Gruppo Astrofili organizza, con il contributo della
Biblioteca Civica, dell'Assessorato alla Qualità della vita e
dell’Ufficio Cultura, cicli di conferenze pubbliche a carattere
divulgativo, visite ad osservatori, tiene lezioni di astronomia nelle
scuole cittadine, interviene nei programmi della radio locale e
partecipa alle iniziative degli altri gruppi della zona con i quali ha
stretti legami di collaborazione. Chi partecipa alle riunioni, anche se
non è iscritto al gruppo, può portare il suo prezioso contributo alla
discussione e comunicare i risultati dei suoi studi e delle sue
ricerche.